Gattinoni Alta moda Primavera-Estate 2013 Foto: Luca Sorrentino

“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista” San Francesco d’Assisi

Tridimensionalità, riproduzioni prospettiche, manipolazioni e computer grafica. La maison Gattinoni e il suo direttore creativo Guillermo Mariotto lanciano per la prossima Primavera – Estate la propria sfida con una collezione presentata nel Salone d’Onore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari all’Eur, dove in questi giorni è esposta la mostra La Seduzione dell’Artigianato ovvero: il bello e il ben fatto. La moda ridisegna volumi, proporzioni, misure. Da un modello virtuale le infinite possibilità di una scelta, indizi per dar corpo alla materia, per fiutare la fisicità di un abito. “Ripartendo dalle radici della couture, dallo studio, dalla ricerca, dall’essenzialità di un gesto, un clic su un computer, su un I-pad – spiega Guillermo Mariotto - per ritornare alle origini dell’alta moda. Il computer compone, elabora, produce, metabolizza dati. Un gioco meraviglioso. Ogni immagine un infinito pittorico e creativo - aggiunge – L’ispirazione sconfina, trascende. E’ imprevedibile, casuale, contigente. Modelli virtuali che la mano dell’uomo e dello stilista trasformano, rielaborano, riconvertono, trasfigurano. Un pezzo solo. Unico, esclusivo, irripetibile”. Un nuovo entusiasmo, una nuova gioventù che Guillermo Mariotto traduce con una collezione confezionata su souplesse e trasparenze, sfumata sulle tonalità del bianco, del nero, del panna, contrappunto cromatico per colori più caldi, più intensi, luminosissimi. Il giallo cadmio, l’arancio, il corallo. Tulle, organze, chiffon, mikado. Sempre in un gioco di equilibri, misure, tagli sbiechi, drappeggi, tessuti dipinti a mano, trompe l’oeil. Mai invandenti, ossessivi, esasperati, se non negli abiti da sposa. Grandeur oblige...“Il lavoro eseguito al computer, la selezione di centinaia di immagini, strette, allungate, ridotte, ingigantite, sfumate, gonfiate, a cui rubavamo un dettaglio, un particolare – spiega ancora Guillermo Mariotto - mi hanno indotto a vivere l’esperienza moda in maniera diversa. Dallo sconfinamento di modelli virtuali, alla solitudine dello stilista continuamente messo alla prova. Bisogna essere maestri e artigiani navigati per poter accettare e vincere la sfida con la tecnologia – continua ancora- Penso sia comunque questo il futuro dell’haute couture. Percorso inevitabile, inesorabile, forse fatale. Si cavalca la contemporaneità, si velocizzano i tempi dal punto di vista progettuale”. La moda si è disumanizzata? “No, è il contrario –risponde il direttore creativo della maison Gattinoni- E’ la tecnologia che ha acquisito un volto più umano. Come un ventre materno. Isola, scherma, feconda idee”. Sfila sulla passerella del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari la nuova interpretazione dell’artigianato sartoriale.

Ecco jumpsuit in 4D, tagliati sul tulle e lavorati su più strati di pizzo, camicie in satin o organza tridimensionali, tessuti in filigrana con paillettes irisées per creare effetti luminescenti, imbotitture stravolte, ridisegnate, ricamatissime con cristalli, ton sur ton, micro organze che rielaborano ideali chiusure, gonne e pantaloni con baschina per creare effetti prospettici, en profondeur. Continui richiami all’universo della più sofisticata tecnologia nella collezione Primavera-Estate della maison Gattinoni. La quarta dimensione di Mariotto inizia da un’esplorazione della realtà virtuale, in un laboratorio 3D dove si tagliano e cuciono materiali illusionistici, panneggi senza peso, immateriali. Qui é dove si sperimentano instabili equilibri di tessuti matematici infinitamente estensibili, deformabili, liberi, organici. Ma e’ uno spazio che é anche un’altra dimensione; bisogna quindi tornare qui, di nuovo all’atelier, dove di nuovo si crea; quelle astrazioni diventano tracce e percorsi: quel che si é progettato ora si trasforma in moda in una quarta dimensione. Un artigianato sartoriale italiano e un disegno immaginifico differente concorrono a creare questo complesso equilibrio, questo 4D, dove il sogno nasce nel mondo 3D per poi essere trasportato e ricreato nella nostra realtà, aggiungendo così illusione ad illusione, disegno di una possibilità fantastica incrociata con tessuti e lavorazioni del nostro mondo per una emozionante corsa sull’ottovolante della moda.

Un volo di farfalline meccaniche si posa su un velo. Un’ombra anaglifica dipinta spunta da sotto la sua vera ombra intagliata. Una cartolina lenticolare tagliuzzata a costruire improbabili ricami cangianti. Copie di pieghe uguali creano ombre ripetitive ma diverse. Pizzi e ricami si proiettano come ombre gigantesche specchiandosi in maniera innaturale. Soprattutto nelle sfumature materiche e cromatiche. Il bronzo e il rame, l’ematite e il black shadow, le crinoline, gli anni ‘50, il voile e il plissé noir. Plasmato, foggiato come arabesques per creare pieni e vuoti, corpi, volumi, scorci prospettici.

Ritornano le righe. Rinascono le geometrie, il segno pulito, il tratto essenziale. Rigore inequivocabile, illusione prospettica nel gioco delle linee black and white. Negli abiti da sera con gonne aerodinamiche, corte davanti, più lunghe dietro, quasi un effetto optical. Straniante, rassicurante. Come la lingerie couture che Guillermo Mariotto lancia in questa collezione. Camicie preziose, ricercate sulle tonalità del bianco, vestaglie in organza e satin con volant, ricami realizzati in rafia e cristalli per la prima notte di nozze. Irrompe nella collezione un sofisticato bikini gioiello, coloratissimo, interamente realizzato con pietre dure da Gianni de Benedittis, designer del brand futuroRemoto, che per la collezione della maison Gattinoni ha creato veri e propri capolavori di arte orafa ripercorrendo l’immaginario favolistico. Re, regine, principesse, scarpette di cristallo, troni e corone per una donna che ha deciso di riprendere in mano la propria vita. Disinvolta, sicura, impavida. Protagonista e non più comparsa. Non solo nella vita.

Madame de Vinteul

miniature
schermo intero